Vederci come gli altri ci vedono è uno tra i doni più salutari. Appena meno importante è la capacità di vedere gli altri come essi si vedono.
Per fatti non dipendenti dalle nostre volontà nell'estate 2020 la nostra convivenza ha avuto un grave momento di disorientamento. Pian piano stiamo già cercando di indirizzare la nostra convivenza sui nuovi binari "disponibili" ma volevo chiedere se infine tale convivenza riuscirà a ritornare come, ad esempio, qualche anno fa. Grazie
Buongiorno, il desiderio di entrambi è quello di ritrovare la giusta armonia e vedo anche impegno oltre al desiderio, le problematiche che avete vissuto vi hanno scosso molto e vi hanno messo in una situazione complessa della quale porterete per un lungo periodo gli strascichi ma di certo siete sulla buona strada e posso rincuorarti dicendoti che questi sforzi saranno premiati e con il tempo il vostro rapporto tornerà a splendere
Un enorme abbraccio virtuale
Ogni aspetto della nostra esistenza può essere inteso come un passaggio, un varco, una Porta. Amore, rancore, amicizia, successo, fallimento, nascita, morte... Le carte del mio mazzo di tarocchi sono 78 Porte, fisiche e metaforiche, in grado di fornirci la chiave della Porta più_ importante, quella della nostra anima.
Sono Demetros, nasco nella Roma del 1978.
I miei genitori sono un ex ufficiale di marina greco, esule della dittatura militare, costretto ad espatriare in Italia, che si è innamorato di una contadina romana, incontrata al mercato rionale.
Cresco con due tipi di educazione diversi. Da una parte un padre militare, rigido e per cui esistono solo le regole, dall’altra una madre che era il suo esatto opposto. Avida di sensazioni positive, bisognosa di credere che la nostra vita fosse fondamentale per arrivare da qualche parte. Che in qualche modo tutti noi abbiamo la necessità di un obiettivo metafisico. Pur nella sua semplicità, racchiudeva in se una notevole saggezza.
E’ lei, insieme a mia nonna, che mi ha iniziato a far conoscere il mondo dell’esoterico, assolutamente di nascosto da mio padre….che non avrebbe per nulla apprezzato. La notte in cui mio nonno paterno, che non ho mai potuto né conoscere né incontrare, è venuto a mancare, l’ho sognato. Mi ha parlato in greco, una lingua che non sono mai riuscito ad imparare, e io lo capivo.
Aveva in mano le carte. Un mazzo estremamente particolare, che non avevo mai visto prima. Avevo già visto dei tarocchi, li avevo anche provati a leggere, e mia madre mi aveva detto che ero naturalmente portato e dotato di grande sensibilità. Mio nonno in quel sogno mi pregava di non rifiutare e di non negare per nessun motivo il talento di famiglia, come ha fatto invece mio padre.
Qualche mese dopo, ho capito che il mazzo di tarocchi che aveva in mano mio nonno, erano i tarocchi delle 78 porte. Un amico mi ha indicato gli scritti di Alice Bailey, e li mi si è aperto un mondo. Da allora non mi sono mai fermato, ed ora sono qui, e vi aspetto, pronto e desideroso di svelare il vostro futuro.